Vi sono personaggi che hanno decretato allo stesso tempo le fortune e la maledizione di un attore. Magnum P.I. è stato per Tom Selleck una svolta per quel che concerne la notorietà,ma anche la dannazione per il suo prosieguo nell’attività d’attore. Selleck,con quella faccia da duro impenitente, che gli avrebbe portato,si narra ,persino,una offerta per interpretare il ruolo di Indiana Jones(ruolo che avrebbe rifiutato e poi sarebbe finito a Ford)ha cercato invano di costruirsi una carriera lontano dal piccolo schermo televisivo,senza mai riuscire a far dimenticare al pubblico il ruolo dell’investigatore con la ferrari che ne ha decretato il successo. Ritrovarlo in questo piccolo grande noir rurale è una piccola soddisfazione per chi,come me, ha sempre sostenuto che col vecchio Tom la dea bendata del Cinema è stata ingenerosa. Selleck è un ex poliziotto della anti-crimine,cacciato per un piccolo “problemino” di alcolismo,che accetta il lavoro di sceriffo in una sonnacchiosa cittadina. Inizia cosi un viaggio coast to coast per giungere dall’altra parte degli U.S.A.,con ,come unico compagno, il suo fedele cagnone Boomer. Scoprirà che la tranquillità della sua nuova città è solo apparente. “Passaggio nella notte” è un film molto semplice nella propria costruzione,senza troppi fronzoli: sappiamo da subito chi sono i buoni e chi sono i cattivi e non ci aspettano colpi di scena. Eppure questa america di provincia, da paragonare a quella di Copland,lascia il segno. Lascia anche il segno il personaggio delineato da Selleck,un uomo taciturno,in perenne conflitto con la bottiglia ,che ha come unico e solo amico il proprio cane. Vi è una grande tristezza di fondo che pervade questa pellicola e che attraversa ,come un proiettile, il cuore pulsante dell’America stessa, lasciando ,alla fine della visione, quell’amara riflessione sulla vita che solo i piccoli grandi noir sanno trasmettere
Di ANDREA SCALISE
Saturday, May 03, 2008
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