Wednesday, May 21, 2008

Zombie Nation di Ulli Lommel (2007)


Ulli Lommel è un insulto. A chi vorrebbe fare cinema e o le possibilità o le occasioni li castrano in partenza. Di riflesso i suoi film sono degli obbrobri di natura spropositata, se ne salvano forse due o tre, ma si parla di quasi trent’anni fa e il povero Ulli più che migliorare è peggiorato in questi decenni. Prendiamo il suo “Zombi nation” (ma lo spettro si potrebbe ampliare con “Zodiac”, The tomb” e ogni sua regia praticamente intercambiale), un film praticamente senza senso, una trappola per gonzi fin dalla copertina con questo zombi alla “Maniac cop” dalle ganasce scespirianamente aperte. Beh, incredibile dictu, questo morto vivente si vede solo alla fine, negli ultimi 3 secondi, per il resto abbiamo 5 sgallettate passate a miglior vita con un mascara pesante sulla faccia a simulare la loro zombesca nuova vita. La trama è assurda: si parte con un poliziotto sadico che uccide donne solo perché carine e la polizia che lo copre, poi diventa un horror con due effetti di cannibalismo fatti così male da non crederci dopo che le vittime grazie al voodoo si risvegliano e alla fine l’opera si rivela per quello che: il nulla camuffato da stronzata. Le novelle zombi mangiano carne umana, ma vengono presto apostrofate dalle sacerdotesse voodoo “Guardate che potete anche mangiare un cheeseburger”: questo per far capire il livello del film. A Lommel non gliene frega un’emerita cippa delle buone regole del fare un film: monta alla cazzo (le scene spesso e volentieri si interrompono senza perché), la fotografia è brutta e sciatta, la storia non esiste, gli attori sono allo sbando e non sanno bene se ridere o piangere. Almeno Decoteau è scusato: a lui piacciono i bei ragazzi e la sua inefficienza è dovuta al fatto che molla la mdp per palpeggiare i suoi attori di nascosto. Ma Lommel? Un tempo lui era legato a Suzanna Love, gran donna tra l’altro, ed era quello il suo periodo artistico migliore con un bel “Mirror” piazzato con rabbia nel panorama horror, un film misogeno, violento e sì rozzo, ma di un rozzo efficace un po’ alla Tobe Hooper. Poi? Si saranno lasciati? Lui avrà tentato il suicidio e andando in coma sarà degenerato in uno stadio di demenza incontrollabile. Roba che la gente potrebbe pensare “Ulli Lommel è un estroso”, no no, miei cari, Ulli Lomel è un idiota. E aggiungo: un incapace e un pazzo che vuole uccidere il cinema come il Dottor Zero coi suoi cazzo di missili. Come d’altronde etichettare un regista che nel ben mezzo di un massacro ti infila delle musiche che ricordano quelle di Timon e Pumba su Disney channel. Non demenziale, nocivo. Molto più piacevole andare a cena dal conte Dracula con un palo infilato nel culo. Credetemi.
di Andrea Lanza

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