Vince su tutta la linea Tomas Milian,senza ombra di dubbio,che nei panni dello scanzonato El Basco, ignorante,rozzo,selvaggio,dispettoso ma estremamente furbo e capace di riconoscere l'onore quando lo vede. Tuttavia anche Nero fa la sua parte,anche se spesso sopra le righe,fa un grande effetto nei panni de "lo Svedese". Sullo sfondo del caos della rivoluzione post-zapatista,i due si trovano loro malgrado a dover incrociare le proprie strade,anche se si vedrebbero volentieri morti,per poi unirsi ad un gruppo di studenti rivoluzionari a capo del professor Vitaliano Xantos(Fernando Rey)che professa la pace ad ogni costo.Temi molto in voga in quegli anni,sicuramente. Tuttavia la pace non servirà a molto perchè alla fine sarà l'azione a prevalere,soprattutto contro un cattivo di lusso,Jack Pallance,che ruba la scena a tutti,le poche volte che entra in campo. Pochi come Corbucci sapevano valorizzare i propri attori;tra le innumerevoli scene cult ci sono tutte quelle in cui vi è un confronto tra i due protagonisti,i due faccia a faccia,all'inizio ed alla fine e la scena di Nero impiccato in cui un impagabile Tomas Milian,trovandosi l'attore avversario legato come un salame,improvvisa e comincia a stuzzicarlo prendendolo in giro per gli occhi blu,da sempre vanto esagerato di Franco Nero. Come se non bastasse,colonna sonora requiem/carmina/western di Morricone e la mitica mitragliatrice!
di Gianluigi Perrone
di Gianluigi Perrone
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