Brutta fine quella di Wisit Sasanatieng che, dopo averci dato due capolavori come Le Lacrime della Tigre Nera e Citizen Dog, con grande successo anche all'estero,non poteva che essere intrappolato nel giogo dell'horror asiatico. Per cui gli viene commissionata una classica storia di fantasmi con una serie di twist finali a cascata. Se ci si poteva aspettare una particolare resa scenografica simile ai lavori precedenti,si rimani delusi dalla piattezza di Unseeable che è decisamente convenzionale e derivativo. Vi sono tutti i luoghi comuni del j-horror:storpi,vecchiette,capelli,bambini inquietanti e alcuni plagi evidenti quali quelli a Phone(già una schifezza di suo)e a The Others di cui è idealmente il remake,come ambientazioni,tematiche e atmosfere. La storia è di una provinciale che va a vivere in una casa signorile dove pare sia successo qualche brutto affare. In realtà ne sono successi diversi e le presenze maligne sono parecchie anche se non quelle che sembrano,naturalmente. Dei temi di Sasanatieng rimane il confronto tra classi sociali,che compare in tutti il suoi film,e poco alto. La messa in scena è ottima,intendiamoci,e il film è stato un successone in patria. Eppure non ci va giù che un regista come Sasanatieng si presti a tali marchette. Speriamo che questo serva per lanciarlo più in alto e più liberamente.
di Gianluigi Perrone
Sunday, May 20, 2007
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