
Come in un racconto di Buzzati, ha inizio una caduta nel vuoto, interminabile, senza possibilità di risalita. Passato e presente si mescolano in una narrazione continuamente frammentata per lasciar spazio al vortice dentro al quale, impotente, si trova George.
Assistiamo allo sgretolarsi di una vita perfetta per mezzo di esami clinici, test, operazioni superflue, amputazioni e recisioni varie. Tony Krantz abbandona il serial 24 per dedicarsi a questo discreto horror/drammatico, che tocca temi già trattati ma in modo piuttosto singolare e quasi mai banale.
Il film è prodotto dalla Raw Feed, costola della Warner Home Video, che ci ha già regalato quel Rest Stop di John Shiban (qui in veste di produttore esecutivo) da dimenticare. I limiti dei due film sono in sostanza comuni : regia anonima, stile assente e script non particolarmente originale nè incisivo.
Uscito a marzo direttamente in dvd negli Usa e prossimo anche in Inghilterra, sta riscuotendo un buon successo di vendite.
di Alberto Viavattene
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