Thursday, April 17, 2008

Barschel - Mord in Genf? (1993) di Uwe Boll e Frank Lusting



Secondo film (codiretto) di Uwe Boll e secondo tentativo, in parte migliore rispetto a “German fried movie”, di opera politica che cerca di portare alla luce uno dei fatti di cronaca nera più misteriosi e scomodi della storia della Germania. Era l’11 Ottobre del 1987 quando Uwe Barschel, capo del governo democristiano dello Schleswig Holstein, dimissionario in seguito alla denuncia di Pfeiffer, fu trovato una stanza dell'albergo Beau Rivage di Ginevra immerso con i vestiti ancora addosso in una vasca da bagno piena d'acqua. Deceduto sembra per suicidio con la gola piena di sedativi, i motivi del gesto non vennero chiariti del tutto dalla polizia. Da questo fatto reale nasce “In Barschel - Mord in Genf?” di Uwe Boll e Frank Lusting, dove si tracciano ipotesi anche non banali sulle presunte cause della morte del politico tedesco. Il film è sicuramente interessante nell’idea meta filmica di raccontare la vicenda attraverso un progetto di due registi e un produttore di girare un film sulla vicenda. Boll e Lusting riescono a tratteggiare con originalità la storia di un uomo che è andato a patti con i suoi demoni, che è stato travolto da un ciclone di cospirazioni politiche non seconde a quelle del Watergate, e che è stato sacrificato dai suoi stessi soci in affari. In “Barschel - Mord in Genf?” però l’eccesso di logorrea nel descrivere il film nel film e un senso di amatorialità, forse anche voluta, minano il risultato finale dell’opera che alla fine risulta meno interessante delle sue premesse. Peccato perché sicuramente con un budget adeguato “In Barschel - Mord in Genf?” sarebbe stato un film importante e all’altezza delle sue meritevoli intenzioni.
Curiosità: lo stesso Uwe Boll fa un cammeo nella pellicola come spettatore addormentato di un cinema
di Andrea Lanza

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