Thursday, April 03, 2008

AZIONE MUTANTE di ALEX DE LA IGLESIA (1993)

Era il “lontanissimo” 1990, era agosto, faceva molto caldo e Alex De La Iglesia con il suo collaboratore attuale e futuro, Jorge Guerricaechevarrìa, erano appena usciti dall’esperienza del corto MIRINDAS ASESINAS il quale aveva riscosso un successo non indifferente. Insieme avevano scritto la sceneggiatura per un altro corto che si sarebbe intitolato “Piratas Del Espacio”. Il problema più vecchio del mondo in ambito cinematografico e non solo si presentò loro inesorabilmente, ossia l’assenza totale di fondi e si sa che ovviare a questo problema è la cosa principale da mettere come premessa alla realizzazione di un film. Ma la fortuna si nascondeva dietro l’angolo, anzi, dietro la cornetta del telefono! “Piratas Del Espacio” sarebbe diventato Acción Mutante, questo grazie all’improvvisa e inaspettata telefonata da parte della casa di produzione Madrileña “El Deseo”, gestita niente meno che da Pedro Almodovar e da suo fratello Agustin. Loro avrebbero finanziato il progetto, ma doveva essere un lungometraggio, avrebbe riscosso più guadagni. La cosa non schifa di certo il buon vecchio Alex che si vede praticamente piovere dal cielo la possibilità di girare il suo primo lungometraggio, una grande opportunità e una grande responsabilità si affacciano sul suo cammino. Se ve lo siete già dimenticati lo ripeto: grazie all’ interessamento della casa di produzione “El Deseo”Alex De La Iglesia aveva il via per realizzare, con la collaborazione di Guerricaechevarrìa alla sceneggiatura, il suo primo lungometraggio. Le porte del successo per De La Iglesia, ma anche per Guerricaechevarrìa stavano per aprirsi. La trama è molto originale, e sebbene il film non nasconda in alcuni punti il patrocinio del cinema di Pedro Almodovar, cosa tutt’altro che negativa, lo stile personalissimo di Alex De La Iglesia è già presente anche se in uno stato per certi versi embrionale. Acción Mutante ha personaggi e scenari assurdi, barocchi, caratterizzati da un brio quasi picaresco per utilizzare un termine caro alla letteratura Spagnola (il picaro è fondamentalmente un monello che vive di espedienti, un combina guai, se ne volete sapere di più leggete il libro “Lazarillo de Tormes”, la summa della novella Picaresca). Il cattivo gusto traspare un po’ ovunque ma con eleganza, con uno tecnica visiva peculiare che inizia a forgiare lo stile unico del regista Spagnolo. Il gruppo terroristico che da il nome al film è munito di protesi futuristiche che sono montate addosso ai corpi degli andicappati, eh si, sono tutti andicappati, mutanti per dirlo in stile del film. Dall’altra parte ci sono i pijos (fighetti, figli di papà), i loro nemici, gli odiati che Ramon espone e pone come obbiettivo da distruggere recitando i principi che regolano la loro associazione (a delinquere?), gli scopi e gli obiettivi. Questi pijos sono ritratti in maniera ovviamente eccessiva, kitchs nell’aspetto ed estremamente stupidi. Durante la sequenza in cui siamo a una festa di v.i.p, si vede questa estremizzazione al dettaglio, i cameo della scuderia Almodovar, rispettivamente la compagna di quest’ultimo, Bibi Andersen, e l’attrice sua musa Rossy De Palma, indossano dei vestiti che sarebbero eccessivi anche per una passerella prêt à porter. Buona parte del film si svolge sul pianeta Asturias, luogo in cui non esistono donne, ma solo minatori e coloni per la maggior parte deviati mentalmente per questa assenza del gentil sesso. Degli autentici maniaci sessuali allo stato brado per capirci, un po’ come la redazione di Cangaceiro. Il regista genialmente non si pone alcun freno e ce ne mostra di tutti i colori, come la scena ironica quanto delirante di due ragazzi che eiaculano contemporaneamente attraverso i pantaloni alla vista delle graziose forme della rapita (uno dei due è Santiago Segura, attore che si imporrà sulla scena spagnola con delle interpretazioni indimenticabili). Alex De La Iglesia ci mostra anche una scena di tortura con lametta da barba piuttosto estrema, sparatorie violentissime si limitano quasi a fare da contorno di fronte a certe sequenze in cui vengono affrontati argomenti brutali con una leggerezza che contrasta alla perfezione. Il regista prende per il culo alla grande le forze di polizia, cosa più che presente anche nella sua opera futura. Una delle sequenze indimenticabili dal film è quando si vede una pubblicità televisiva di Tripis, ossia dei cartoncini imbevuti di lsd contenuti in confezioni molto simili a quelle dei cereali Kellog’s. La pubblicità recita più o meno: “Fai colazione con Tripis, ogni colazione sarà un viaggio”. Eccezionale! Nella colonna sonora il tema principale dal titolo Acción Mutante è affidato al gruppo rap core arrabbiato DEF CON DOS, originari di Madrid. Come piace al regista, l’azione non manca di certo, continue fughe, imprevisti e sparatorie si succedono nel film e alcuni personaggi sono delineati appositamente per rivestire la classica figura del nemico giurato assetato di vendetta, esemplificativa è la figura del padre della ragazza rapita, un ricco industriale con l’animo del dittatore che rappresenta quella Spagna reazionaria ancora legata con la nostalgia al regime Franchista. Questo film può essere inserito nel filone horror-fantascienza per le scene estremamente violente e per la quantità non indifferente di emoglobina; sebbene non vanti un gran budget gli effetti di make-up e gli effetti meccanici delle scene gore sono impeccabili e per quanto riguarda l’astronave la cosa viene risolta semplicemente col non far mai vedere gli esterni della nave, ma solo gli interni e mettendo in mostra tubi e improbabili sistemi idraulici di comando, molto teatrali ma che non sfigurano in relazione ai toni semi grotteschi del film. Acción Mutante ha un suo stile e un’ originalità prorompente che lo elevano a classico del cinema moderno Spagnolo. Esordio in pompa magna per mister Alex De La Iglesia!

di Davide Casale

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