Sunday, September 23, 2007

PUNTO ZERO di Richard C. Sarafian (1971)

Vanishing Point è una delle prime e migliori opere di Richard Sarafian,un ottimo mestierante che si era fatto le ossa in tv con innumerevoli episodi di serie tv tra cui Bonanza,Batman e The Twilight Zone e si propone come una delle prime variazioni automobilistiche dal modello Easy Rider. In effetti il messaggio di libertà è lo stesso ed arriva molto prima di illustri successori come Convoy o Dirty Mary Crazy Larry(ok,una paragone un po' traballante). Nel personaggio del protagonista,Kowalsi,c'è pienamente la figura del cowboy solitario senza legge o del Ronin,il samurai senza padrone. Era un concetto topico in quegli anni e esplose repentino nella stragrande maggioranza delle pellicole dell'epoca. La storia è semplcie. Il protagonista Barry Newman(ma doveva essere Gene Hackman),Kowalski divora la strada dal Colorado alla California con la sua Dodge Challenger R/T del 1970 con un 440 cubic-inch V-8 montato sotto(insomma una tigre truccata),alla velocità di 85 miglia orarie(circa 170 kilometri di media)senza fermarsi mai,inarrestabile. Perchè? Perchè ci ha scommeso un pranzo con un amico. In realtà tramite diversi flashback scopriamo il passato di poliziotto troppo onesto per essere accettato e di stunt racer del protagonista,che evidentemente disincantato dalla realtà corre con la sua macchina contro tutto e tutti. Kowalski diventa simbolo di ultimo bastione della libertà nel momento in cui,senza alcun apparente motivo,sbaraglia tutte le forze dell'ordine,l'istituzione tanto avversata in quegli anni,facendogli mangiare la polvere con evoluzioni automobilistiche incredibili.Il nostro indian runner incontrerà tutta la popolazione newage possibile tra cui un biker e la sua centaura che cavalca la moto in abiti adamitici,una comunità di love & peace e un paio di rapinatori froci che fanno la parte dei cattivi perchè allora vigeva la mentalità che sesso libero sì ma prenderlo nel culo è ancora troppo. A voler esaltare l'epicità delle gesta di questo Ulysses on Wheels c'è il suo personale Omero,Super Soul,un dj radiofonico,non a caso cieco,che si schiera apertamente dalla parte di Kowalski e ne racconta l'avventura disperata sulle sue onde creando un caso mediatico. Ben presto moltissimi si uniscono alla causa di Kowalski,una causa puramente di libertà visto che alla fine non fa altro che correre ma è l'idea di ribellarsi alle imposizioni che lo rende un'eroe,talemente testardamente legato alla sua libertà da pretenderla fino alla morte. Nel film ci sono piccole apparizioni di John Amos(che le prende di brutto)e Charlotte Rampling in una scena tagliata ma visibile nella versione uncut.

di Gianluigi Perrone

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