Mettiamo subito una cosa in chiaro sul titolo italiano. Non si tratta di Driver(virgola)l'imprendibile ma di Driver(sottotitolo)l'imprendibile. Driver è la qualifica e non il nome del protagonista interpretato da Ryan O'Neal(ma la prima scelta era Steve McQueen). Il protagonista non ha un nome...nessuno ha un nome in Driver,solo dei ruoli definiti nella vicenda. Il protagonista che "è solo quello che guidava" nelle rapine in banca con dei complici traditori e balordi,il piedipiatti che gli sta alle costole e la partner in crime,the Player,Isabelle Adjani,oscura ed enigmatica come sa essere lei. Ruoli che confermano quello che si sa già e cioè che ogni film di Walter Hill è un western anche se vengono cavalcate auto fiammanti invece di cavalli,ed infatti il protagonista taciturno(350 parole in tutto,c'è chi le ha contate)non è altro che un outlaw con dei valori e delle abilità:non veloce con la pistola ma con il pedale. Molti erroneamente pensano a Bullit come influenza di Driver,forse perchè Ryan O'Neal fa un po' troppo Steve McQueen,ma è Le Samurai di Melville il vero referente di Hill,considerato che è lampante nella scena del riconoscimento dalla polizia che determina lo stesso rapporto tra Alain e Nathalie Delon, gli ambienti scarni e opachi e il protagonista evanescente. Hill ci mette una regia sempre presente e vigorosa che si mantiene tale sia nelle scene statiche che in quelle dinamiche,esplodendo in quelle degli inseguimenti che sono clamorose. Esiste una versione di oltre due ore che fu proiettata solo una volta. Beato chi c'era.
di Gianluigi Perrone
Sunday, September 23, 2007
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