In attesa del (probabile) capolavoro romeriano “Diary of the dead” ecco la prima imitazione, “Zombies diaries”, girata così in fretta da essere uscita prima del lavoro al quale si ispira! La cosa affascinante è che questa operina, girata probabilmente con due euro, non è poi così male: ha delle buone idee nel suo cilindro e la trovata, non pedestre, di fare incontrare il filone dei morti viventi con quello dei finti documentari horror alla Blair witch. I due registi, Michael Bartlett e Kevin Gates, ce la mettono tutta per creare tensione negli scarsi 75 minuti di durata della pellicola, sia grazie all’espediente della digitale tenuta in mano da un cameramen voyeur sia nell’addentrarsi in terreni quasi hitchcockiani eliminando a metà film tutto il cast per raccontare la stessa storia sotto altri punti di vista. Sul piano qualitativo siamo a livelli scarsini però e se alcuni zombi hanno un make-up decente fa sorridere vedere un assalto di morti viventi compiuto al massimo da 5 mostri quando la copertina del dvd ci inganna mostrandoci migliaia di cadaveri ambulanti. La storia, come molti degli horror di questi ultimi anni, si ambienta a Londra e il film non manca di una certa spettacolarità quando ambienta l’azione in alcuni quartieri della città diventati deserti per via del virus. Certo le buone intenzioni non possono fare un bel film, ma questo “Zombies diaries”, pur con evidenti limiti di budget, non difetta né di suspence né di trovate brillanti. Se mettete da parte i pregiudizi verso i film indie l’opera di Michael Bartlett e Kevin Gates vi potrebbe persino piacere. Poi potrebbe essere cassandra inaspettata verso il futuro film di George A. Romero.
di Andrea Lanza
Monday, December 10, 2007
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