Ma perchè alla Bellucci danno sempre ruoli da mignotta da bordello? Ci penserò. Intanto Shoot'em Up. Che è uno sparatutto letteralmente. C'è stato Crank che prenderva le mosse da Hong Kong e si spacciava velatamente pure per un prodotto extra occidentale, e ora c'è questo delirio di azione senza via di scampo. Smith, un vagabondo interpretato da Clive Owen, ingaggia una sparitoria mentre fa partorire a una donna un neonato appassionato di Death Metal che un agente dell'FBI corrotto (Paul Giamatti) vuole morto. Porta il bambino con se e cerca di salvarlo dai cattivi insieme a una prostituta(indovinate chi la fa?) mentre i proiettili gli vengono vomitati addosso per tutto il film. Michael Davis finalmente è arrivato, dopo commedie a non finire e l'interessante Monster Man, a fare quello che voleva, cioè un action furibondo. Che sia cartoonistico è dichiarato sin dall'inizio con Clive Owen che sgranocchia carote come Bugs Bunny, ma quando fai un'operazione del genere devi stare attento a non annoiare perchè peggio stancare lo spettatore con le chiacchiere c'è di farlo con l'azione fine a sè stessa. Ogni tanto Shoot'em Up cala e si perde in idee troppo banali (non diciamo inverosimili perchè sarebbe ridicolo). Autoironico nel voler essere contro la diffusione delle armi un film che dovrebbe avere un esercito di guerrafondaio come pubblico,vista la quantità di colpi in arrivo che si spreca. Un prodotto dignitoso di intrattenimento, forse un po' finto ma che grazie a un cast tecnico e artistico importante non ha rischiato di scadere nell'inutile.
di Gianluigi Perrone
Tuesday, December 11, 2007
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