Tuesday, December 18, 2007

BLOOD CAR (2007) di Alex Orr

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C’è un fatto di cronaca: camion fermi e milioni di macchine in fila per una goccia di benzina: il caos. C’è poi un altro fatto di cronaca: il petrolio sta finendo. Ormai non è questione neanche di cent’anni: è imminente. Il crack potrebbe succedere da un momento all’altro. Così è partita la caccia alle nuove forme di combustibile. Pensate ad un mondo senza macchine: la mobilità ferma o gente che scopa dentro macchine rottamate in reminiscenza del passato (un tema di Romeriana memoria) Ed è qui che si inserisce a sorpresa il film dell’esordiente Orr. Il titolo già dice tutto: Blood car: macchine che vanno a sangue. E’ la grande scoperta (fortunosa) di un ragazzo vegetariano. Prendete una macchina, connettete al motore una super-ventola trita tutto dietro il cofano e cercate di procurarvi più corpi possibili da buttare dietro il bagaglio. Quanto fa il plot in un film: tantissimo, è Blood car forse è una delle intuizione più gradevoli degli ultimi anni. Soprattutto perché a dispetto delle apparenze è un film politico. Forse l’ horror più politico degli ultimi anni. C’è un ragazzo con la sua malata invenzione, che deve procurarsi il carburante organico a dispetto dei sensi di colpa. Come fare: basta eliminare la delinquenza; lo stato basso della società (che siano rapinatori o barboni).Alla fine è come eliminare due problemi in uno: la mancanza del combustibile e la delinquenza. Le macchine vanno e la coscienza è pulita. Ma c’è un altro aspetto più politico in Blood car, che ha l’apice nel suo cattivissimo finale (che in molti potrebbero trovare troppo crudo). Va spiegato piano però. Allora chi non ha mai sentito quella frase che sta tra il sensazione e le leggende che “solo chi ha la macchina tromba”. Vero o no, Blood Car lo da per scontato: la cosa è quasi ridondante nel film. Allora preso atto di questo c’è una verità inattaccabile: solo con il sesso si possono fare i bambini. E che cosa sono i bambini: dei combustibili (è brutto ma purtroppo è proprio così nel film). Quindi riepilogando, solo la gente con la macchina fa sesso, facendo sesso nascono i bambini, i bambini vengono usati come combustibile per fare andare le Blood Car che serviranno per procreare un'altra volta;in quello che diventa un circolo vizioso. Quasi impossibile non trovare somiglianza con l’attuale scena politica mondiale. Comunque se tutto questo vi spaventa sappiate che Blood Car è anche un film divertentissimo; molte volte “oltre” la demenza parodistica. Ricco di trovate, “fuck” e omaggi (c’è ne uno palese a Ultimo tango a Parigi) Insomma fa ridere e pensare. Complimenti a questo Orr.

di Daniele Pellegrini

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