Basterebbe anche solo il valore storico-culturale della trama per decretare un giudizio positivo nei confronti di questo
Heaven's Soldiers(Cheong Gun in originale),opera prima di Min Joon-ki ed ennesima riprova della egemonia tecnica della cinematografia Sud Koreana. Difatti la vicenda ci porta a riflettere sulla stragrande maggioranza di eventi bellici che hanno fatto la storia delle due Koree,dall'invasione Giapponese strenuemente affrontata da uno sparuto manipolo di soldati che,con uno scarto di uno a cento,riuscirono a mantenere libera la propria nazione,fino agli ancora attuali dissensi tra Nord Korea Comunista e Sud Korea repubblicana. Difatti siamo ai giorni nostri quando le due Koree stanno trovando un patto di non belligeranza rinunciando agli armamenti nucleari. Questo,oltre che dare rabbia agli States che,come il regista tiene a sottolineare,sono interessati al fatto che le due nazioni non si riuniscono,infastidisce anche l'ala più oltransista del regime comunista nordcoreano,qui rappresentato dall'ufficiale Kang Min Gil(Kim Seung Woo),che con uno sparuto gruppo di
reazionari deciderà di fare il colpaccio rubando la testata atomica. Il piano va quasi in porto se non fosse che vengono inseguiti da una task force sudcoreana a testa dell'ufficiale Park Jeong Woo (Hwang Jung Min,già visto in A Bittersweet
Life)che imbastirà un'incontro a fuoco mentre da lì passa una cometa dal ciclo cinquecentennale. Ovviamente la matrice fantascientifica del film vuole che gli effetti siano quanto più incredibili possibile tant'è che i sopravvissuti si ritrovano nella Korea del Sedicesimo secolo in mezzo alle orde barbare che massacrano i contadini dei villaggi. La pellicola a questo punto non può non ricordare l'effetto che fa l'inizio de L'Armata delle Tenebre con gli stessi retroscena comici che aveva Bruce Campbell verso i guerrieri medioevali. Infatti Min ha tutto l'interesse a tenere un buon equilibrio di azione e vis comica in questa prima parte che contiene un numero considerevole di divertentissime gag. La svolta comincerà ad arrivare nel momento in cui entra in scena Yi Sun Shin (Park Joong Hoon),sorta di Garibaldi Koreano tanto da comparire sulle
monete,esistito veramente e divenuto leggendario perchè divenuto ammiraglio a capo della flotta che difese coraggiosamente la Korea difronte all'invasione dei Giapponesi. Questo incontro inizialmente galvanizzerà i soldati del 21esimo secolo per poi ridimensionare la propria emozione nel momento di scoprire che l'ufficiale è un povero imbranato. I soldati cercheranno di donare dignità e coraggio al futuro ammiraglio,realizzando che i contrasti tra le due fazioni sono inutili e
cominciando a combattere sotto un'unica bandiera,contro i barbari,coraggiosamente fino alla morte. Nonostante Heaven's Soldiers sia un blockbuster dalla trama abbastanza prevedibile,stupisce la perizia tecnica di Min e soprattutto la sua sapiente capacità di saper dosare ironia,azione,sentimento e comicità. Il film passa con disinvoltura da momenti di comicità anche pecoreccia a un sincero patriottismo forse un pò retorico ma efficace. Pescando a piene mani da cult americani sui paradossi spazio-temporali(il già citato L'Armata delle Tenebre,la saga di Ritorno al Futuro etc.),Heaven's Soldiers riesce a diventare anche una meditata visione sui contrasti che tutt'oggi(forse ancora per poco)infiammano il 38° parallelo. Ovviamente non
siamo ai livelli di un Joint Security Area che prendeva l'argomento molto più seriamente e rivelava in Park mire ben più alte del mero successo commerciale,ma arriva alle stesse conclusioni:la Korea è un unico stato e i contrasti tra gli eserciti si fondano sul nulla se rapportati al coraggio dei guerrieri che la resero libera e che l'avrebbero voluta unita. Retorico ma sicuramente vero.
di Gianluigi Perrone
Sunday, May 21, 2006
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