Nick Wells (De Niro) un ladro professionista sta per andare in pensione, quando Max (Brando), un suo vecchio collega, gli propone un affare; rubare uno scettro francese di inestimabile valore. Nella missione verrà affiancato dal giovane promettente Jackie Teller (Norton). Non mi ricordo bene all'epoca cosa mi aspettavo da questo film. Di sicuro mi ricordo che ne rimasi estremante deluso (per non dire incazzato). Infatti non capita tutti giorni di avere un trio come Norton-DeNiro-Brando nello stesso film. Peccato che ci sia poco da parlare. Il film si preoccupa più di far dialogare i protagonisti che di cercare veramente di fare un thriller. Errore veniale, se i dialoghi fossero stati per lo meno decenti. Incredibile come neanche li il film riesce a colpire. Piccolo riepilogo: storia essenziale, dialoghi ridicoli e leggerezza produttiva. Che c'è da salvare? Gli attori: Brando oramai era andato; anche per il poco tempo che sta in scena è sempre una sofferenza vederlo arrancare nella recitazione (oltre che per il suo peso). De Niro invece è difficile da commentare; da una parte la presenza scenica fa ancora paura, dall' altra invece sembra voler continuare a perseverare su scelte artistiche (che al momento che uscì il film non erano ancora accentuate come adesso) che non si adattano ad un istrione come lui. Norton invece è bravo. Si carica il peso del film e lo regge per quanto può fino alla fine. Magari c'è veramente poco da salvare di questo The score. Però visto che si tratta della prima regia di Oz di un crime-movie vale la pena lodarlo per aver girato almeno una buonissima scena di rapina e un finale, seppur scontato, che comunque rimane il momento più vitale di un film morto. Spero che ci sarà un prossima volta per Oz di dimostrare che può fare bene pure in questo genere. "Onore" poi a quei furbastri dei produttori che sono riusciti a creare un film basandosi solo sul casting. Da fucilazione.
di Daniele Pellegrini
Wednesday, October 03, 2007
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment