Un giovane analista della Cia si trova proiettato sul campo, alle prese col difficile interrogatorio di un presunto terrorista. La moglie di quest'ultimo, disperata, cerca di risalirne disperatamente le tracce, coinvolgendo nella storia un senatore degli Stati Uniti. Ecco i mostri che vengono fuori quando l'Accademy decide di spacciare l'Oscar a gente del tutto priva di talento. Tsotsi (Oscar miglior film staniero 2006) precedente pellicola di Hood non era niente: un (o il) grande bluff Made South Africa dell'anno passato. Gente priva di talento dicevo che adesso può lavorare con soldi e cast allucinanti. Rendition nasce da questo errore. Rendition è un Syriana senza lucidità storica che sta sul filo tra il patriottismo e il film di denuncia. Non prende posizione, non la fa prendere e non spiega niente. Non è niente. Hood si innamora delle inquadrature e se ne fotte della storia. Le scene madri si contanto sulle dita e molte delle volte sono prevedibilissimi colpi. Dialoghi impietosi (Shakespears va lasciato là). Un film più piatto dell'Olanda intera. Ma soprattutto una meschina scelta narrativa che va contro qualsiasi pensiero accademico sul cinema. Insomma Rendition è una grande bufala e Guantanamo è ancora un caso aperto. Il prossimo film di Hood sarà lo spin-off di Wolverine. In un intervista l'interessato ha dichiarato ""Amo Wolverine soprattutto perché pagherà il college di mia figlia.". Giusto per capire il Mostro.
di Daniele Pellegrini
Thursday, October 25, 2007
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