Wednesday, October 03, 2007

BOWFINGER di Frank Oz (1999)

Irresistibile commedia su tutti i vizi del cinema. Non lo sapremo mai ma sicuramente Steve Martin fa il verso ad un sacco di personaggi realmente esistenti e senza ombra di dubbio quegli atteggiamenti che possono sembrare esagerati in realtà non lo sono. Infatti è sua la sceneggiatura affidata al fidato Frank Oz, una storia spumeggiante che sembra ricordare quella Hollywood che faceva i film alla meno peggio,senza una lira e arraggiandosi alla meno peggio (vedi Roger Corman). Bowfinger è un disperato regista/produttore che psera da anni di trovare il grande script per sfondare e arriva quando si trova tra le mani Chubby Rain, una storia di alieni assolutamente poco probabile. Ha bisogno di una star e trova nella action star Kit Ramsey (uno stupendo Eddie Murphy anche se la parte doveva essere di Keanu Reeves che non avrà apprezzato o capito l'ironia), il suo cavallo di troia per il successo. Peccato che Ramsey, troppo impegnato a cercare l'equilibrio nella setta che gli spilla soldi (etchcruise!!!scusate...)non abbia idea della sua presenza nel film. Infatti Bowfinger e la sua scalcinatissima troupe lo seguono e riprendono recitandogli addosso nella pseranza che alla fine il risultato fosse abbastanza soddisfacente per essere credibile. Che ci crediate o no l'ispirazione viene da una storia vera. Nel 1927 un regista russo riprendeva di nascosto la star del muto Mary Pickford per far credere che la donna fosse nel suo film. E non diciamo fesserie nel dire che i vari Jack Palance e Lee Van Cliff fossero totalmente coscienti di dove si trovassero quando giravano film in Italia. Le gag girano a ripetizione e grazie ad una paio di ottimi interpreti tra cui Terence Stamp e una orgasmica Heather Graham (che pare emulasse Anne Heche,ex fiamma di Martin)il film gira nella maniera giusta. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione, Eddie Murphie non rinuncia alla sua vena poliedrica ed interpreta anche il fratello stupido di Kit, Jiff,sempre in maniera incredibilmente esilarante, sublimi momenti di improvvisazione. Gotcha Suckas!

di Gianluigi Perrone

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