Saturday, June 02, 2007

THANKSGIVIN' di Eli Roth (2007) fake trailer segmento di Grindhouse

Una voce over baritonale introduce una delirante mattanza, ordita da un feroce quanto inventivo serial killer, con lo scopo di servire per la cena del Ringraziamento un tacchino alquanto “speciale”… Comunque ogni parola è superflua: è da vedere per credere

L’afflato sociologico che fortemente caratterizzava le due opere precedenti di Roth viene del tutto aggirato, concedendo ampio sfogo alla voglia di “baldoria” più libera e disimpegnata possibile. Quindi, totale precedenza ad una letterale orgia di citazioni da film horror: la musichetta che apre il trailer è saccheggiata direttamente da Creepshow 2; il coltellaccio nella vagina rimanda al tempo stesso a “L’ultimo treno della notte”, ma soprattutto a “Cutting Class”, semisconosciuto slasher del 1989, da cui riprende papale papale (due inquadrature sono del tutto identiche) l’idea del salto sull’elastico e coltello annesso; i tentativi di pomicio mandati a ramengo dal serial killer sono pressoché identici a “Prom Night”. Il mood di cui è permeato è una ricostruzione di lodevole precisione delle atmosfere slasher di cui sopra, reso ancor più credibile da puntinature inflitte alle pellicola, atte ad accrescere la sensazione di assistere a qualcosa di squisitamente datato e vintage. Il risultato è il fake trailer più divertente e riuscito dell’intera operazione Grindhouse, quello che meglio riflette lo spirito sadico, grottesco, di trasgressiva inventiva che caratterizzava un tipo di cinema che, nonostante gli sforzi, sarà impossibile ricreare ai nostri tempi sotto forma di lungometraggio, perché manca un elemento di non poco conto che impreziosisca il tutto: una sana e autentica ingenuità.


di Francesco Furlotti

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