Wednesday, June 27, 2007

KILL BILL VOLUME 1 di Quentin Tarantino 2003

E' eufemistico dire che l'operazione Kill Bill è quantomeno sospetta. In pochi hanno creduto al fatto che fosse intenzionale la divisione in due capitoli come due film diversi nel momento in cui,conoscendo i Weinstein,le regole di mercato gli imponevano di evitare di fare uscire un film di oltre tre ore e gli consigliavano di prendere due volte i soldi che avrebbero guadagnato per un unico film. Tarantino ha girato a suo favore questa "imposizione" ed ha realizzato due diversi capitoli della stessa storia con un mood completamente diversa. Volume 1,ormai è arcinoto,non è altro che un enorme omaggio a Lady Snowblood,per tutta la sua struttura compreso il cartone animato che,nel film di Toshiya Fujita erano delle scene a fumetti. Detto questo ci siamo tolti il dente dell'obbligo. L'atto d'amore di Tarantino al cinema d'Asia si trasforma in un capolavoro grazie alla disumana,è proprio il caso di dirlo,perizia tecnica del nostro che ha una specie di tocco di Mida nei confronti delle sue influenze. Le scene e le tradizioni che prende non vengono solo valorizzate ma trasformate per diventare gigantesche,epiche,indelebili nella memoria. Se dovessimo stare qui ad elencare la mole di riferimenti di Kill Bill volume uno non basterebbero delle ore,Kurosawa,Fukasaku,Honda fino a Miike ma non solo Giappone ma anche Hong Kong e cinemabis italiano,sono lo scheletro su cui vive questa opera mastodontica in cui è evidente non solo l'amore ma uno sforzo produttivo immane. Gigantesco il lavoro di Uma Thurman che qui è talmente centrale da rendere difficile credere che Tarantino non ne sia innamorato e talquale per Zoe Bell,che nelle acrobazie appare almeno per la stessa quantità di tempo. Stavolta sì che si può dire che Tarantino ha spinto l'accelleratore sulla violenza,sul sangue che è stato leggermente ammorbidito nella versione occidentale come se bastasse un bianco e nero per anestetizzare una strage all'arma bianca come quella che avviene nella Casa delle Foglie Blu. La vendetta in Kill Bill è un elemento trainante ma non ideologico,inutile pensare a riferimenti all'11 Settembre o alla situazione americana,la vendetta tira in un film perchè è istintiva ed istintivamente ci si affeziona ad essa soprattutto per la quantità di abomini che ha subito la Sposa. Questo gigante di emozioni ed icone che è Kill Bill Vol 1 non sarebbe stato lo stesso senza una delle migliori colonne sonore mai sentite,curata da RZA,del Wu Tang Clan,che lega in maniera geniale le azioni. Incredibile come Tarantino sia riuscito ad esaltare alla ennesima potenza tutti gli elementi exploitation del suo cinema,in una evoluzione stilistica che fa venire i brividi e che lasciava spiragli per il capitolo successivo che,ancora una volta per il gioco della beffa,non era quello che ci si aspettava. di Quentin Tarantino

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