Wednesday, June 27, 2007

KILL BILL VOLUME 2 di Quentin Tarantino 2004

Uno scorpione, dovendo attraversare un ruscello, chiese alla tartaruga di portarlo dall'altra parte.Stai tranquilla, le disse, non ti pungerò perché se lo facessi moriremmo tutti e due in mezzo al guado. La tartaruga si convinse e accettò di traghettarlo ma in mezzo al guado lo scorpione la punse.Prima di morire della velenosa puntura la tartaruga chiese allo scorpione perché mai avesse fatto un gesto così inconsulto e la risposta fu:è la mia natura. Questa vecchia favola indiana ,che forse casualmente appariva in maniera leggermente dissimile in Natural Born Killers, può riassumere il messaggio di Volume 2,un film molto più intimo rispetto al precedente,un ennesimo colpo di scena di Tarantino che in mezzo alla storia di violenza e vendetta della Sposa (che qui finalmente conosciamo come Beatrix Kiddo)parla di una storia di amori,di quello di Bill per Beatrix,di Beatrix per la figlia e anche di Beatrix per Bill che,nonostante il conto in sospeso,è cosciente del fatto che il suo unico uomo può essere lui anche se ha scelto "un coglione" per la sicurezza del suo bambino. Volume 2 è un film molto più disperato,blues,del suo predecessore perchè ci proietta nella miseria della vita di questi personaggi. Bud è un disastro su tutta la linea e se lo merita e il serafico Bill non è da meno che,nonostante la saggia coscienza della sua malignità non si risparmia bassezza e prediche ipocrite,segni inequivocabili di debolezza. La nemesi di Beatrix,Elle,che contiene un universo già nel nome ,che in francese vuol dire "Lei",si legge come la lettera "L" ma anche "Hell" come inferno a sottolineare la sua personalità demoniaca antitetica a quella della Sposa. Qui Tarantino ci mette molto del suo,riferimenti personali evidenti anche se non possono essere noti. "Come ogni uomo cresciuto senza padre collezionava figure paterne",dice parlando di Bill ma il riferimento a sé stesso è chiaro. Ancora una volta l'azione è maestosa,anche se diluita emotivamente,e su tutte esalta la scena della sepoltura,ennesimo colpo da maestro. La parabola di Superman che Bill riversa su Beatrix,dopo averla ammorbidita con la visione della piccola BB,vero esempio di natural born killer come apprendiamo dalla storiella del pesce rosso,contiene il senso del film. Ciò che è nella propria natura non può essere negato con un compromesso,sta a chi è grande trovare la propria e portarla avanti a tutti i costi. Elegia del coraggio e della libertà,i temi del cinema di Tarantino.

di Gianluigi Perrone

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