Sunday, June 03, 2007

MANI SPORCHE SULLA CITTA' (BUSTING) di Peter Hyams (1974)



Peter Hyams è un regista dalla carriera altalenante,che è passato da ottimi film a progetti meno buoni,se, però, un merito gli va riconosciuto,è quello di non essersi mai fermato ad un genere, ma di aver cercato di spaziare e portare la sua indubbia bravura registica ad esplorare sempre nuove tematiche. “Busting” è, a mio parere,una delle sue opere più riuscite,vuoi per la perizia nelle scene di inseguimenti(punti cardine di ogni buon poliziesco - action) vuoi per la competenza nel dirigere gli attori e nel caratterizzarli. Individuando in Elliott Gould la "faccia giusta" per il personaggio del burbero e sarcastico poliziotto Keneely, Hyams ci lascia una figura indimenticabile,accomunabile ,per certi versi, ai campioni del genere,"Popeye" Doyle di "the French Connection" su tutti. Una trama tipica del poliziesco americano,dotata di una dose massiccia di humor, con una coppia di poliziotti che ,contrastando la criminalità di piccolo cabotaggio,si ritrova ad essere invischiata nel giro grosso,contro un "pesce” enorme ed influente. In questo film il duo protagonista presenta molte similitudini con la coppia Hackman/Scheider di "the French Connection":come nel film di Friedkin ci si trova di fronte a poliziotti scafati e speculari, entrambi sarcastici,duri e cinici. Ci si distacca ,quindi,dagli stereotipi del genere: "poliziotto anziano e duro - giovane recluta" o "poliziotto duro e violento - poliziotto ligio al dovere", per offrirci uno spaccato di "realtà metropolitana". Il Cattivo che, meno originalmente, è il solito boss “italianozzo”, se da una parte non sfugge ai peggiori clichè sulla mafia italiana(Domenica in chiesa con famiglia, lunedi all'inferno a comprare droga),dall'altra si contraddistingue grazie a battute sarcastiche ed incisive che vi resteranno in testa per un bel po' di tempo. Non basta picchiare papponi,arrestare puttane e "pervertiti" per saziare la sete di giusizia dei protagonisti, perché, quando uno stronzo di malavitoso sbatte loro in faccia la sua prosopopea da ricco delinquente senza morale nè scrupoli,sfidandoli con un "....e prendetemi", la caccia si fa dura,fino in fondo,senza cura della degradazione e delle umiliazioni a cui i superiori corrotti li costringeranno per farli desistere. Altre note distintive del genere ,pienamente rispettate,sono gli inseguimenti: a piedi,in auto,sempre pistola in mano,sempre divertenti e ben girati. Hyams se ne frega del politically correct e le prese in giro degli omosessuali, che gli sono costate una miriade di critiche,fanno di Busting un film ben lontano da un altro importante tassello del poliziesco quale è "Cruising". Una curiosità sta nel trovare nei panni dello scagnozzo del boss quel Sid Haig che molti ricordano come il Capitan Spaulding dei film di Rob Zombie. A rimanere impressa,infine, è ,soprattutto, la denuncia alla corruzione del sistema giudiziario,espressa in maniera secca e fatalistica dalla voce fuoricampo nel finale, perchè in una metropoli come L.A. mantenersi "puliti" costa molto caro.

di Andrea Scalise

No comments: