Wednesday, June 27, 2007

LE IENE (RESERVOIR DOGS) di Quentin Tarantino 1992

Vi siete mai chiesti perchè si è sempre parlato di eccessiva esposizione della violenza rispetto a Le Iene? Eppure tutti si saranno detti "ma io ho visto decine di film horror e non molto più violenti,splatter,pregni di budello,talmente sanguinolenti da far impallidire qualsiasi taglio di orecchio di un Mr Blonde qualsiasi". Questo è assolutamente vero ma è anche vero che quel cinema exploitation,prima dell'avvento dell'"era Tarantino" non aveva mai avuto dignità. Quel cinema non aveva mai avuto dignità o la aveva avuto in circoli ristretti o era stato saturato da una quantità di cinema che era immondizia. Infatti l'errore grave che fanno molti estimatori dell'ultima ora di QT è di credere che nel suo cinema sia valorizzata qualsiasi forma di merda(vedasi chi scrive che a Tarantino piacevano le commedie scollacciate facendo di tutto il cinemabis anni '70 un "fascio"). Quel tipo di cinema oggi faceva parte di qualcosa di diverso,era all'interno di quello che alla prima occhiata era un dannato cult movie! Quello diReservoir Dogs è il Tarantino puro ed inconsapevole,che non aveva scritto quel film per autorialità ma per fare qualcosa di incredibilmente efficace e lo faceva rimaneggiando tutto il meglio che aveva visto fino ad allora. Perchè se Lynch ha l'approccio cinematografico di un artista visivo,Tarantino lo ha dello scrittore(non ha caso è stato una delle penne più ispirate della Hollywood indipendente)e si sa che non c0è nessuno che scriva bene producendo più di quanto legge. Senza per forza andare a pensare da dove ha preso cosa,la cosa che appariva inedita era che lui aveva preso da qualcosa che non era "familiare" o lo era ma in maniera diversa. Era la cultura popolare vista con occhi sinceri. Quel tipo di cultura che accomuna tutti i personaggi di Reservoir Dogs,già dalle prime immagini,anzi dalla prima voce nel buio che parla di quanto più pop potesse esistere allora cioè Madonna. E quella voce,come la prima immagina del primo film di Tarantino è proprio lui,una grande prova di esibizionismo e personalità vista adesso,che si esprimeva nella cosa che amava di più...il cinema e la sua scrittura.La trama delle Iene è arcinota e la sua struttura anticonvenzionale anche,eppure non era solo un gioco per dare un ordine diverso alla narrazione,in questo racconto nel racconto nel racconto che vive nella storiella del cesso di Mr Orange sta il cinema di Tarantino:una storia raccontata maledettamente bene. Senza rendersene conto Tarantino racconta nel suo film quello che lui sta facendo,manipolando la realtà in una maniera che sia viva e pulsante. E quindi i famosi dialoghi di Tarantino non sono stupefacenti perchè si parla di tizie dalla fica stretta,di sangue,di droga,di affari cool o altro,questo è il grosso errore dei suoi emulatori e di chi non ha realizzato il cinema di Tarantino. La forza nei dialoghi di Reservoir Dogs era nella maniera in cui i personaggi ne parlavano,le loro personalità si palesavano nelal vita quotidiana,negli avvenimenti di ogni giorno e poi esplodevano nella situazione "particolare" e nella straordinarietà della realtà cinematografica. Perchè la caratteristica del personaggio di Tarantino è di essere pazzeschi ed irreali,fumettistici e perennemente sopra le righe nelle situazioni in cui vivono. Mr White è nei casini fino il collo ma accende comunque l'accendino con uno schiocco di dita. Li vediamo e non sono persone comuni ma si comportano da persone comuni perchè hanno sentimenti umani come invidia,rispetto,rivalità e supremazia e quindi arriviamo a percepirli come persone normali anche se sono rapinatori e ragionano come dei criminali(la talpa è innegabilmente per tutti il cattivo). Ed allora la rapina,il McGuffin,è un pretesto per raccontare una storia di rapporti umani,la chiave autoriale del film. Il rapporto tra un uomo di onore che crede fino in fondo a qualcuno per rimorso,di chi non si fida neanche di sè stesso,di chi finge ed approfitta degli altri,di chi divora gli altri. Un ping pong sfrenato di battibecchi che sfocia nel secondo mexican standoff più famoso della storia. Il primo ovviamente lo ha fatto una delle più grandi influenze di Tarantino.
di Gianlugi Perrone

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