Film è prodotto e tratto da un soggetto di Sergio Leone, il quale segna il suo addio allo spaghetti western. La regia è affidata a Tonino Valerii, il quale dirige un duo atipico, ossia Terence Hill e il grande Henry Fonda. La storia è piuttosto semplice e vede il signor Nessuno, un ironico e misterioso Terence Hill, che si affianca apparentemente per caso allo stanco e vecchio Jack, un mito del lontano West il quale sogna di ritirarsi e andare in Europa a godersi gli ultimo anni della sua vita. Qui il parallelo col personaggio di Fonda e il regista Sergio Leone sembra quasi evidente. Nessuno segue il suo mito e lo convince a non partire, o per lo meno desidera che Jack faccia un’ultima grande impresa, un gesto per cui il suo nome possa entrare nei libri di storia, Nessuno è intenzionato ad aiutarlo, oltre che a spingerlo, in questa impresa. Si tratta di sconfiggere un altro mito del west, il famoso mucchio selvaggio, oltre un centinaio di banditi di cui si narra l’invincibilità e si racconta che al loro passaggio la terra tremi. Il film scorre scanzonato e con un arredo ironico messo in campo dall’interpretazione di Terence Hill, che con la sua ingenuità mista a furbizia, mascherata dal volto angelico ne sa una più del diavolo, fino a portare il sue eroe ad una sequenza che fa venire la pelle d’oca. Lo scontro di uno contro il Mucchio Selvaggio mentre vediamo le sequenze saldarsi ai libri di storia. Il mucchio selvaggio avanza tra la polvere all’orizzonte e appoggiato al binario c’è Jack con vicino Nessuno, la musica di sottofondo è incalzante come la voglia che ci viene trasmessa della buona riuscita dell’impresa. Epopea con sentori nostalgici che riesce quasi a commuovere sebbene l’ironia non manchi durante il film.
di Davide Casale
Wednesday, August 22, 2007
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment