Giancarlo Santi ed il suo unico western e il suo unico film ad aver avuto un minimo di visibilità. Sfortunato Santi,lui che è stato aiuto di Ferreri,Petroni e Leone. lui che era sui set de La Donna Scimmia,Controsesso,Da Uomo a uomo,il Buono,Il Brutto e il Cattivo e C'era una volta il West. Chissà quante scene mitiche ha girato di mano sua. Era naturale che il suo primo(e purtroppo ultimo) western (anche se Giù la Testa doveva girarlo lui inizialmente) avesse come protagonista Lee Van Cleef, con cui aveva già avuto a che fare e che faceva scadere il suo contratto italiano proprio con questo film. L'inizio del film è strepitoso, con Van Cleef che fa terra bruciata intorno a sè. Lui è Clayton,lo sceriffo alla caccia di Philip,Peter O'Brien(il futuro giornalista Alberto Dentice )accusato dai fratelli Saxon vogliono la sua impiccagione. Il film cerca dei risvolti quasi investigativi per dare spessore alla trama con uno stile che però è mutuato direttamente da quello di Leone. Purtroppo nella parte centrale si inpantana in alcune lungaggini e le parole prendono troppo spesso il posto dell'azione, cosa che magari avrebbe dovuto essere un pregio ma che non ha l'effetto voluto. Le musiche di Bacalov ,assolutamente avvolgenti,diverranno famose per essere state usate da Tarantino nella squenza animata della storia di Oren-ishi in Kill Bill Vol.1. Sicuramente Santi avrebbe potuto dare di più al genere se avesse potuto.
di Gianluigi Perrone
Tuesday, August 21, 2007
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