Monday, January 15, 2007

MILLIONS di Danny Boyle (2004)

Divertente ed educativa incursione nella visione infantile dei grandi temi della vita,quella che Danny Boyle fa in Millions.Forte di una regia incisiva,mai eccessiva e mutuabile ad alcuni elementi,mai più ripresi,che avevano fatto la fortuna di Trainspotting(ed di tanto cinema britannico in seguito),Boyle osserva le conseguenze estreme ed invisibili del consumismo sulla quotidianità con gli occhi di un bambino incontaminato dall'avidità umana.Il piccolo Damian è un bambino cresciuto con valori di solidarietà e con una strana propensione per le vite dei Santi che lo fa sembrare eccentrico agli occhi degli altri.Lo sarebbe ancora di più se rivelasse di avere possibilità di comunicare con loro.Quando la madre muore prematuramente,si trasferirà con il padre e il fratello maggiore in un altro quartiere.Per un caso del destino,una borsa piena di soldi gli cadrà dal cielo e dovrà spenderli o cambiarli prima dell'imminente cambio tra sterlina a euro.Chi ha perso i soldi,però,li rivuole indietro.Al di là della storia in sè,Millions parla del malato rapporto con i soldi che ci viene inculcato sin dalla primissima infanzia.Damian non si rende conto del potenziale del denaro,a differenza del giovane fratello che già ha una idea ben chiara di come trovare il modo per moltiplicarlo perchè già spurio dall'ingenuità infantile,e vorrebbe usarlo solo per aiutare i poveri,per emulare i Santi che tanto ammira.Il film di Boyle fa riflettere su come sia diventato talmente difficile essere buoni e altruisti da non poter vedere che il lato più consumistico del denaro.In una rappresentazione colorata e goliardica,Boyle traspone realisticamente la mentalità dell'usa e getta,del possesso del futile e della società poliedricamente capitalista in generale.Quella di Boyle non è una critica feroce,tuttavia,ma una costatazione,una riflessione su come abbiamo perso completamente l'innocenza di riconoscere l'essenziale ed il genuino in luogo dell'avidità,in un mondo dove l'esistenza di qualcuno disposto a dare tutto ciò che ha al prossimo è null'altro che un miracolo.

di Gianluigi Perrone

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