Tuesday, July 03, 2007

DEAD SILENCE di James Wan (2007)

Ecco che tutti i nodi vengono al pettine. Devo una birra a tutti coloro che avevano detto,all'uscita di Saw,che Wan e Whannell erano dei culallegri. In Dead Silence tentano di replicare la furbata che aveva portato Saw a 4 seguiti(scommettiamo pure 5?)e non ci riescono. Eppure scrivono bene,i seguiti di Saw li hanno sceneggiati loro. Qui invece hanno un sacco di soldi,come preventivato,mezzi mostruosi e una storia idiota. Intendiamoci,non che Dead Silence faccia schifo. E' semplicemente insipido e sconclusionato . Storia di poco conto. Direttamente dagli anni 80 nel senso negativo del termine. Qui c'è il pupazzo di profondo rosso,quello che spunta nell'ufficio di Glauco Mauri e si fa sfasciare la testa. Una maniera come un'altra per dire che Dario Argento è fico(ricordiamoci che Wan è mezzo asiatico). Per chi non l'avesse capito ci mettono pure la musichetta gobliniana. E poi la storia di questo pupazzo che strappa le lingue,posseduto dall'anima di questa ventriloqua che,senza starci troppo a pensare,ha fatto la fine di Freddy Krueger. Ora che mi viene in mente,sta tipa potrebbe essere la ragazza di Freddy. Comunque,la storia è così,con il twist finale come in Saw che però capisci subito. Poi il contorno è strafigo. Girato sontuosamente,con una fotografia speciale e ricercatamente gotica,scenografie ottime e idee che prese singolarmente sono interessanti ma tutte mutuate da altra roba. Il citazionismo è infatti spintissimo. Quello che non va è l'insieme delle cose. Un patchwork sgangherato e sgraziato che si muove a scatti proprio come il pupazzo protagonista. Così non si va da nessuna parte...
di Gianluigi Perrone

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