Non ci è dato sapere chi diavolo sia questo Gary che si becca del pazzo nel titolo italiano di "Dirty Mary Crazy Larry" ma di sicuro farebbe fatica a superare la testa bollente del personaggio interpretato da Peter Fonda,che già di suo non aveva tutte i venerdì. La "zozza" Mary(Susan George),invece.è la ragazzina svampita,tendenzialmente ladra ed un pò puttanella che non ci sta a farsi mollare nel letto da Larry dopo una botta e via e non perde tempo per inseguirlo. Peccato che non sapesse che lui ha organizzato quella mattina un grosso colpo col il suo meccanico Deke(Adam Roarke):mentre Deke tiene in ostaggio la moglie e la figlia di un direttore di un ipermercato,lui si farà consegnare dall'uomo l'incasso per poi raggiungere la frontiera. A questo punto,senza rendersi bene conto di quello che fa,Mary si troverà a condivideere la fuga disperata dei due rapinatori.
Dirty Mary,Crazy Larry è uno dei classici car chase road movie americani incentrati dalla fuga dalla legge. Da un racconto di Richard Unekis John Hough(American Gothic) trae il film che forse contiene le migliori scene si corda in macchina della storia del cinema.L'ingenua sfacciataggine di Mary,la sfrontata e spaccona libertà di Larry frenati a malapena dal buon senso di Deke si riversano su un manuale di come non si dovrebeb mai guidare un'automobile.Le scene sono particolarmente emozionanti non solo per la qualità delle acrobazie azzardate,anche se mai esagerate ed inverosimili come potevano essere quelle di Hazzard,ma anche per la perizia registica di Hough che ci fa entrare direttamente nel cuore dell'azione. Doveroso citare lo stunt coordinator Al Wyatt Sr. che avrà fatto venire una bella serie di infarti alla troupe tentando scene di impatto pericolosissime e inseguimenti mozzafiato. Su tutti l'inseguimento con l'elicottero che è veramente da definire "on the edge". Per orchestrare tutto questo la produzione ha "sacrificato" ben sei Dodge Chargers color giallo-lime,sfruttandole fino all'osso.Un tipico cult anni '70 che con gli anni è invecchiato benissimo acquistando in valore.
di Gianluigi Perrone
Sunday, July 16, 2006
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