Wednesday, July 19, 2006

REVOLVER

Guy Ritchie ci riprova e purtroppo per lui ancora con risultati negativi.Almeno per quanto riguarda la reazione della critica che ha bollato Revolver come peggior film della sua annata.Dopo il disastro del remake del film della Wertmuller con la moglie madonna,Ritchi ritorna al crime action dei suoi precendenti successi Lock &Stock e the Snatch,cercando di calibrare meglio le proprie armi.A differenza degli altri film,infatti,Revolver ha avuto una gestazione più matura e meditata,evidente dallo script sicuramente più complessoJake Greenè un noto giocatore d'azzardo,evidentemente dalle terga notevolmente sviluppate,che pare vincere senza barare molto spesso.L'uomo si trova al tavolo verde insieme a Dorothy Macha(è un uomo eh),un temuto boss della mala che non la manda certo a dire.Anche Macha non perde mai al gioco ma solo perchè tutti lo metono e cercano di non farlo innervosire. Green invece,non solo lo batte ma lo insulta e lo umilia.A questo punto inizia la caccia all'uomo che si svilupperà come un gioco ad incastro dichiaratamente basato sugli scacchi,come viene mostrato nel film.Green elencherà le regole principali che un giocatore deve seguire esplicandole nelle azioni fino a colpire il proprio nemico rendendolo vulnerabile proprio in ciò da cui prende la sua forza,la paura della gente. C'è da ammettere che con Revolver,Guy Ritchie ha cercato una maturazione artistica notevole,lavorando di fino sulla sceneggiatura,sulle inquadrature,sul lavoro con gli attori e sui innumerevoli dettagli.A sto punto c'è da chiedersi se non sia allora proprio poco portato per la regia perchè nella prima parte Revolver è incredibilmente macchinoso e prolisso.L'errore di Ritchie è che si dilunga dove deve sintetizzare ed è stringato dove l'azione merita un maggiore respiro.Per generare la struttura complessa della sceneggiatura diventa narrativamente caotica e presenta scene in rallenty assolutamente inutili a livello contenutistico.Alta pecca è che non riesce a non farsi influenzare da Tarantino.Qui si potrebbe intuire più un legame con lo Scorsese di Casinò e Quei Bravi Ragazzi visto l'ambiente in cui si svolge l'azione e la presenza di Ray Liotta,però è indubbio che la lingua batta dove il dente ha sempresentito dolore. Anche se fossero casuali,l'accostamento con Tarantino che Ritchie ha già fatto da sè dovrebbe cercare di essere evitato.Invece ci sono gli inserti a cartoon(inspiegabili tra l'altro)e la presenza "orientale" come in Kill Bill.Puzza troppo per non dare sospetti.E se Ritchie voleva essere commerciale o cavalcare l'onda,non era sicuramente questo il momento giusto per lui,in quanto aveva da dimostrare lasua personalità.Ecco cosa manca a Ritchie:la personalità.Senza voler insinuare che Mr Madonna ne sia privo anche nella vita privata,è stato sempre un suo cruccio non riuscire a delineare il proprio stile senza che avesse rimandi troppo evidenti a dei suoi contemporanei tanto da farlo sembrare non un emulo o un citazionista ma un imitatore.Certo questa è sicuramente l'opera migliore di Ritchie e,se riuscisse a non farsi prendere dallo sconforto per le critiche,potrebbe dare buonissimi risultati.Già il fatto di aver eliminato una scena con la moglie dimostra una certa volontà. Ritchie sta imparando a scrivere emglio e le cose migliori di Revolver compaiono tutte nella seconda parte per cui si può dire che il film va in salita,il che non è poco.Se si fosse evitato il terribile spiegono finale sarebbe stato quasi perfetto.Purtroppo Ritchie non è capace di rendere il memorabile,l'epico.Non è nel suo dna cinematografico o non lo è ancora.Per adesso Ritchie viene rimandato a settembre,poi si vedrà.

di Gianluigi Perrone

No comments: