Pensando a cosa ci si potesse aspettare da un film sulla tragedia dell'11 Settembre da parte di Oliver Stone,ci si aspettava sicuramente un pò di pepe.Il regista ci ha abituato ormai alle sue invettive verso i grandi eventi degli USA e della sua popolazione liberale,democratica,contro il sistema costituito e sinistrorza. E purtroppo,come spesso succede,Stone dimostra che finchè c'è da manifestare,fare girotondi,indignarsi e lamentarsi sa mettersi in prima linea ma alla fine i suoi ideali non sono poi tanto diversi da quelli dei suoi nemici politici. WTC narra l'esperienza tragice dei due poliziotti americani John McLoughlin(Nicholas Cage!)e Will Jimeno(Michael Pena)rimasti per ore ed ore incastrati tra le macerie delle torri aggrappati alla vita con disperazione.Il film celebra l'eroismo del popolo americano con un tale patetismo e vittimismo da risultare urticante.Possibile che un regista del calibro di Stone non si sia reso conto della pesantezza di un film che rimane un'ora e mezzo fisso al buio sulle facce di due attori che fanno i mezzi morti?E' possibile che Stone non si sia accorto che la evidente commiserazione patriottica delle vittime non fa altro che scatenare(come se ce ne fosse bisogno)gli istinti vendicativi del popolo americano?I due poliziotti vengono mostrati,come in un film di Michael Bay,come i tradizionali padri di famiglia,cittadini medi,magari multietnici in cui il cittadino americano si identifica.Non è che Nicholas Cage sta lì per caso.E il film sembra dire "guardate cosa ci hanno fatto" senza dirlo esplicitamente.Alla fine la volontà non politica di Stone è più politica di quanto si possa immaginare.Perchè a parole sono bravi tutti ma non c'è nessuno in America che abbia il minimo remore per aver scatenato la guerra.
di Gianluigi Perrone
Monday, September 18, 2006
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