Monday, September 18, 2006

HOLLYWOODLAND

Ma fino ad adesso tutto quello che toccava Ben Affleck diventava merda.Adesso si becca pure un premio a Venezia come miglior attore per l'interpretazione di un attore fallito.Se non è ironia questa! Che interpretare Superman portasse sfiga fosse tutt'altro che una leggenda lo dimostra non solo la tragica fine di Christopher Reeve ma anche quella se vogliamo peggiore del suo quasi omonimo George Reeves che ironia della sorte,interpretò con successo il Superman televisivo.L'attore,che aspirava a ben altro che saltare da una parte all'altra in calzamaglia,fece una brutta fine e ufficialmente si sparò alla testa.Tuttavia pare che l'uomo avesse una liaison con la moglie Edward Mannix(Bob Hoskins),vice-presidente della MGM e uomo tra i più potenti a Hollywood.Si sa allora(esattamente come oggi)se avevi i soldi potevi far sparire chi ti pareva senza troppe noie.
L'unica maniera per smuovere un pò la sabbia è fare rumore.Hollywoodland in sostanza parla di come l'esistenza delle singole persone a L.A. nei 40/50 fosse legata esclusivamente a quante copie vendevano i giornali e quanto clamore la tua storia riuscisse a fare. Come nel classico degli hard boiled,il detective(divorziato,duro,testardo...)Louis Simo(Adrien Brody)si mette contro tutto e tutti per scoprire(per denaro e poi per principio)gli intrighi dietro la misteriosa morte di Reeves.Parallelamente vediamo come si svolgeva la vita di Reeves dalle aspirazioni,al successo relativo,all'inevitabile decadenza.Il film non osa dare un'opinione univoca ma ne dà tre diverse,tutte plausibili.Affleck in effeti non è male,simpatico come il suo personaggio e ingrassato per l'occasione.Il motivo principale per vedere il film è però Diane Lane(Toni Mannix),sensuale e lirica,vera vittima di un sistema ingordo e possessivo.

di Gianluigi Perrone

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