Monday, September 18, 2006

WHEN THE LEVEES BROKE:A REQUIEM IN FOUR ACTS

"Che cosa faceva il governo quando qui noi eravamo senza cibo e sanitari come nel terzo mondo?Ah dimenticavo.Era impegnato a esportare democrazia."Queste le parole più significative dell'ottimo documentario che Spike Lee ha voluto girare come evidenza delle disastrose conseguenze che ha avuto l'uragano Katrina sulla città di New Orleans.
Ovviamente si potrebbe obbiettare che l'uragano non ha nulla a che fare con i repubblicani e con la politica visto che è una disastro naturale tra l'altro tipico di quelle zone degli states.E infatti Lee parla(anzi fa parlare)di quello che è successo dopo.Sarebbe meglio dire:di quello che non è successo. Come è noto la popolazione di New Orleans è in gran parte di colore e,effettivamente,molti dei quali non hanno potuto evacuare la città erano neri(ma non tutti come si vedrà dalle testimonianze).Nel momento in cui una città viene letteralmente spazzata via e allagata con milioni di persone in panico sena sostentamenti e servizi igienici,ci si aspetta che lo stato più potente del mondo si preoccupi di portare le proprie super-armate a salvare i superstiti.Ebbene questo avveniva dopo giorni di agonia in cui la popolazione povera di New Orleans agonizzana e nei casi più tragici moriva. Intanto la Presidenza i preoccupava di cacciare la democrazia a forza nel culo degli Iraqueni a fora di bombe e Condoleeza Rice(che ricordiamo,pare essere nera)andava ad acquistare delle costose scarpe in uno dei negozi più costosi di Washington. Come nei documentari(o meglio dire rotocalchi)di Michael Moore George Bush ci fa la figura dell'imbecille ma a differenza degli osannati lavori di Moore,Spike Lee non sceglie la strada ruffiana dello scherno,della mezza verità e della denuncia forzata ma cerca testimonianze.When The levees broke non è altro che una lunga raccolta di interviste agli abitanti di New Orleans che hanno subito l'abbandono da parte del governo.Di ogni razza e ceto sociale(c'è anche Sean Penn)rilevano lo scandalo di una situazione del genere.E lo scandalo è semplice.Il governo attuale non ha la simpatia degli elettori di colore o delle classi minori,il governo ha interessi prioritari che non sono altro che la guerra quindi,citando la gaffe di un rapper ripresa in tv:"a Bush non gliene frega nulla della popolazione nera".
Spike Lee dimostra inequivocabilmente di non aver bisogno di sparare a zero ovvietà e per far riflettere su quello che succede oggi nella società Americana.

di Gianluigi Perrone

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