Interessante piccolo gioiellino che guarda molto a Le Iene di Tarantino, questo Suicide Kings per la costruzione non lineare delle scene. Peter O' Fallon,il regista, ha una lunga esperienza televisiva ma qui è in pieno periodo cinematografico.La storia viene da un racconto di Don Stanford e racconta di un gruppo di rampolli della buona società che rapisce un boss della mafia, Carlo Bartolucci (Christopher Walken), per poter avere i soldi per pagare a loro volta un riscatto di 2 milioni di dollari che è stato chiesto per la sorella di uno di loro. Ovviamente,non avendo esperienza in rapimenti, i ragazzi si mettono nei guai e vengono a galla un bel po' di segreti. Come nel gioco del poker, che viene tirato in ballo più di una volta, il film si basa sui rapporti tra i personaggi, sugli inganni,sulla apacità di indurre la gente a dei comportamenti, a rischiare ed a evitare di rischiare. Tutto è definitivamente equilibrato e il film fa di necessità virtù, lavorando su ottimi attori, oltre a Walken ci sono anche Jeremy Sisto, Jay Mohr e Nathan Aldrich, e compensando la mancanza di azione. Un film che inspiegabilmente non è mai uscito da noi nonostante sia diventato un piccolo cult all'estero. Da recuperare perchè un'ottima sorpresa.
Sunday, February 10, 2008
SUICIDE KINGS di Peter O'Fallon (1997)
Interessante piccolo gioiellino che guarda molto a Le Iene di Tarantino, questo Suicide Kings per la costruzione non lineare delle scene. Peter O' Fallon,il regista, ha una lunga esperienza televisiva ma qui è in pieno periodo cinematografico.La storia viene da un racconto di Don Stanford e racconta di un gruppo di rampolli della buona società che rapisce un boss della mafia, Carlo Bartolucci (Christopher Walken), per poter avere i soldi per pagare a loro volta un riscatto di 2 milioni di dollari che è stato chiesto per la sorella di uno di loro. Ovviamente,non avendo esperienza in rapimenti, i ragazzi si mettono nei guai e vengono a galla un bel po' di segreti. Come nel gioco del poker, che viene tirato in ballo più di una volta, il film si basa sui rapporti tra i personaggi, sugli inganni,sulla apacità di indurre la gente a dei comportamenti, a rischiare ed a evitare di rischiare. Tutto è definitivamente equilibrato e il film fa di necessità virtù, lavorando su ottimi attori, oltre a Walken ci sono anche Jeremy Sisto, Jay Mohr e Nathan Aldrich, e compensando la mancanza di azione. Un film che inspiegabilmente non è mai uscito da noi nonostante sia diventato un piccolo cult all'estero. Da recuperare perchè un'ottima sorpresa.
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