Thursday, August 28, 2008

Blood trails di Robert Krause (2006)


“Blood trails” non è solo un brutto film, è un film stupido. E questo è sicuramente il suo maggior difetto. Si salvi pure la regia di Robert Krause che ogni tanto un paio di scene ben confezionate sul piano della suspence riesce anche a metterle in canestro, si salvino pure gli attori che, pur non eccellendo in virtuosismo recitativo, danno anche una caratterizzazione non disprezzabile dei personaggi, ma Dio Santo la sceneggiatura è quanto di più demenziale uno possa immaginare, roba che “Scary movie” diventa un dramma elisabettiano. Finchè la protagonista tradisce il fidanzato ok, anche quando i due vanno in vacanza insieme ci siamo, lo stesso per la corsa in montain bike tra le impervie viuzze di montagna, ma quando a km e km di distanza l'amante della notte si ripresenta uccidendo con un colpo da playstation (mezza luna al contrario) il cornuto e mazziato (aveva appena accettato la scappatella) arrivano i guai. Uno dice: ok sei tanto sfigata da scegliere tra mille luoghi per fare le ferie proprio quello dove risiede il tuo occasionale amante, poi non un tipo apposto, no no uno che si diverte forse a stuprare le bambole ed andare in giro di notte nudo ad uccidere le galline, ma un tipo così dovevi scegliere per fare le corna al tuo uomo? Quando poi vediamo la protagonista scappare lontano lontano lontano e trovare sempre il killer ad aspettarla nei luoghi più inaspettati può venirci spontaneo il dubbio che forse forse stiamo assistendo ad un remake di “Alta tensione” di Alexander Aja. Eh già tutto combacia: magari il killer lo vede solo lei, magari ha dato di testa e alla fine vedremo le diverse scene sotto un punto di vista che si vuole spiazzante; prevedibile ok, ma per lo meno non stupido. Invece no il film è proprio così: lineare, sfrontato nel suo essere così fuori tempo massimo ad invertire i ruoli di “Attrazione fatale”, sottilmente cretino e disonesto con l'intelligenza dello spettatore nel creare situazioni assurdamente non sense. Non ci sono scuse: “Blood trails” è uno dei concorrenti più quotati per vincere l'Oscar della paraculaggine. Già me lo vedo sogghignare in Germania il regista Robert Krause dicendo “Vi ho fregato tutti. Vi ho fregato tutti”. Eh già perchè le foto di scena erano succosamente al sangue e la copertina molto bella, ma come insegna il proverbio: non tutto è oro quello che luccica. Forse se avessimo prestato fede alla puzza di rancido...
di Andrea Lanza

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