Wednesday, January 16, 2008

Return to House On Haunted Hill (2007) di Victor Garcia



La Dark Castle ha generato prodotti altalenanti: da ottime pellicole come “La maschera di cera” di Collet-Serra o “13 fantasmi” di Steve Beck, ad altri davvero pessimi come “Ghost ship”. Questo “Return to House On Haunted Hill”, seguito dell’horror di William Malone, già remake di un classico in bianco e nero con Vincent Price, fa parte dei prodotti medi, quelli che non lasciano molto segno di sé pur con trovate non malvagie. La storia semplice semplice è quella di una caccia al tesoro (in questo caso un idoletto malvagio dal valore inestimabile) nella famosa casa pullulante fantasmi da parte di un gruppo eterogeneo di malcapitati. Lo splatter non manca fin dai primi minuti con un cuore strappato a forza da un torace, gli effetti speciali sono molto belli, alcune trovate visivamente notevoli (le due fantasma lesbo o gli spiriti in piscina) e il film diverte alla fine. Cosa manca allora? Sicuramente una regia che sappia rendere meno monotona una vicenda che già alla seconda uscita puzza di marcio e uno sceneggiatore che possa bissare i colpi di scena dell’opera precedente. Così com’è “Return to House On Haunted Hill” è una gioia per gli occhi, ma non per il cervello, ben presto il gioco rischia un po’ di annoiare: tanto ogni spettatore in cuor suo sa che i fantasmi uccideranno in maniera truce solo i cattivoni mentre i buoni, come studenti svogliati, verranno salvati dalla classica campanella. Purtroppo a nulla vale né una recitazione a tratti ottima del cast né la presenza di mostri sacri dell’horror, come il mitico Jeffrey Combs, l’Helbert West di “Re-animator”, qui visibilmente spaurito in una vicenda che non valorizza il suo carisma. Se avrete poi il coraggio di aspettare la fine dei titoli di testa vedrete poi uno dei sottofinali più stupidi e gratuiti del nuovo millennio. Certo c’è di peggio e per questo non bocciamo questo film, ma è lecito aspettarsi di più dal sequel di un’opera che tanto clamore ha generato nel cuore dei fans del cinema horror. Però aspettiamo il regista Victor Garcia, già noto effettista speciale, al varco con la sua miniserie basata sulla grafic novel “30 days of night”. Avrà fatto di meglio del già ottimo film di David Slade? Diamogli il beneficio del dubbio.

di Andrea Lanza

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