Il regista di UNA DE ZOMBIS si occupa del seguito di ISI DISI AMOR A LO BESTIA.
Lo stile è lo stesso e vediamo i nostri eroi, interpretati ancora una volta da Santiago Segura e da Fiorentino Fernàndez, continuare con le loro vite da metallari nei sobborghi di Leganes. Come in ogni storiella dal cuor sincero avranno l’ occasione di sfondare col la loro piccola band rigorosamente metal, Las Ratas Muertas. Ancora una volta abbiamo un inizio fuorviante con sentori alla BEETLEJUICE e con un aggiunta di atmosfere alla Tim Burton. Vi chiederete cosa centrino questi due paragoni, vi dico proprio nulla ed è quello il bello. Anche questo seguito gioca con citazioni irreali e ci trasporta in una moderna fiaba piena di volgarità e situazioni al limite del grottesco. Disi ha intrapreso una carriera nel cinema pornografico per racimolare qualche soldo e continua a emettere quantità enormi di sperma grazie a una dieta a base di formaggini. Questo è uno dei molti esempi che si potrebbero portare. Il budget del film si nota essere non di poco superiore al precedente capitolo e sebbene naturalmente non abbia l’improvvisa carica eversiva del primo, proprio per la sua natura di sequel le risate sono garantite e i momenti umani sono il tocco grottesco che ci tiene incollati allo schermo. La microsocietà dei metallari appare come un mondo a parte dove vigono regole dettate dalla vita sopra e sotto il palco. Dove le persone che per la strada vengono additate come rifiuti sociali, o gente poco per bene, sono coloro i quali hanno i sentimenti più puri, e hanno una consapevolezza maggiore di cosa sia la vita perché più umani nel rapportarsi ad essa. Avremo a conferma di ciò lo scontro di Isi e Disi con uno spietato produttore che non guarda in faccia a nessuno per raggiungere i suoi scopi economici. Ci sarà anche uno scontro tra i due protagonisti che vedranno messa in crisi la loro eterna amicizia dalle logiche di mercato Curioso come Segura, dopo l’enorme successo del filone TORRENTE vesta ancora i panni del metallaro duro e crudo, parte che evidentemente lo emoziona e che veste con una naturalezza incredibile.
di Davide Casale
Sunday, April 15, 2007
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