Monday, November 07, 2005

THE DESCENT di Neil Marshall (2005)

In tempo di vacche magre e di ragazzine capellute che camminano in stop motion,la seconda fatica di Neil Marshall arriva come una ventata di aria fresca.
Già con il precedente Dog Soldiers il regista aveva dimostrato di conoscere bene la macchina della tensione e le regoledel genere "de paura".Con the Descent produce un film gemello al precedente ma spogliato di ogni forma di ironia anestetizzante in luogo di un esaltante bagno di sangue.Lì dove un gruppo di soldati rimaneva assediato da un gruppo di licantropi nel bosco,qui una decisamente bella compagnia di speleologhe si cimenta nell'esplorazione di una caverna vergine.E sarà la caverna il primo nemico con cui si dovranno scontrare le protagonista.Infatti,al di là del canovaccio horror a dirla tutta anche un pò scontato,il primo tempo di the Descent cattura l'attenzione calando lo spettatore in una situazione assolutamente claustrofobica ed opprimente.Il che basterebbe a creare un efficace drammone psicologico.Ma nelle intenzioni di Marshall c'è l'evidente desiderio di regalare un'opera prettamente di genere ma di grande impatto.E così il finale è un lungo e selvaggio bagno di sangue,serrato e implacabile costellato da una lunga serie di citazioni(da Apokalypse Now a The Blair Witch Project).Ma è Predator di McTierman il deja vù più ricorrente,soprattutto per la sottotrama di fondo.Le protagoniste troveranno il mezzo per la salvezza nel ritorno ad uno stato selvaggio e primitivo.Quella perdita della ragione che darà la forza per affrontare "l'altro da sè" di turno ma anche di perdere il senso della propria esistenza.Lungi da voler essere una ridondante dimostrazine di stile,The Descent vince su tutta la linea perchè coglie in pieno il suo intento primario:quello di essere un efficace horror di inttrattenimento con quel pizzico di genio in più.

di Gianluigi Perrone

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