Friday, January 13, 2006

LADY VENDETTA di Park Chan Wook (2005)

E per tre volte fu vendetta.Forte dell'exploit di Oldboy che ha fruttato riconoscimenti a livello mondiale,Park Chan-wook conclude la Trilogia della Vendetta iniziata nel 2002 col seminale Sympathy for Mr Vengeance con questo Chinjeolhan Geumjassi(La Dolce Geum Ja) titolo originale di Lady Vendetta.E per terminare lo stillicidio prende a raduno tutto il teatrino dei suoi attori feticcio(compresi Kang-ho Song e Choi Min Sik,protagonisti degli altri due film)e fa condurre le danze a Yeong-ae Lee che già aveva lavorato con lui in Joint Security Area,destrutturando la sua immagine molto glamour in patria e facendone una determinata vendicatrice in odore di santità.Park rispetta esattamente tutti i dogmi già ampiamente espressi nei precedenti film e li esplora con grandissimo talento registico.Mentre Oldboy era un orologio perfetto dove qualsiasi componente della pellicola era bilanciata quasi perfettamente,Lady Vendetta si mostra come un'opera più difficile forse più intimista e autoriale seppur vengano concesse diverse "moine" verso il mercato occidentale(non per nulla il film è parlato per buona parte in inglese).Ma sarebbe sicuramente riduttivo negare l'enorme personalità con cui Park permea le sue opere,lì dove il fine ultimo è la ricerca della purezza e della consapevolezza dell'inutilità di una rivincita morale non senza avere come tramite il dolore(sempre portato fino alla fanatismo)e alla violenza.Quest'ultima meno diretta che nel film precedente ma più incisiva e realistica tanto da essere spesso mitigata da un umorismo nero non inedito per il regista Koreano.
Nella struttura cronologica frammentaria di Lady Vendetta si sviluppa la storia di Geum ja che espia un peccato mai commesso in 13 anni di prigionia dove pratica una vita da "samaritana" che però è un folle tramite verso una vendetta atroce.Ancora una volta un odio illimitato e insensato che però chiede irragionevolmente di essere espresso.Questo il vero trait d'union dei film di Park(basti vedere J:S:A e i cortometraggi,opere fuori dalla trilogia).Soprattutto qui la fede cattolica viene espressa,svelandola però come una ricerca disperata del puro(e Park in questo cita più volta se stesso)che una mera sequenza di dogmi,come vediamo nella figura negativa del prete traditore.Inutile dire che regia,fotografia,colonna sonora,montaggio sono di altissima qualità come è uso nella scuola di Park che,presumiamo,verrà presto esportata in occidente e speriamo con cognizione di causa.Forse rimane il rammarico che qui non venga espresso al massimo il talento di un grandissimo attore come Choi Min Sik che dopo le stupende performance di Ebbro di Donne,Oldboy,Crying Fist etc,qui lascia elegantemente spazio alla brava Yeong-ae Lee che se la cava più che egregiamente.Lady Vendetta pecca in alcune lungaggini che si fanno sentire quando si cerca di incastrare la incredibile mole di materiale in piazza ma è sicuramente un'opera ispiratissima e preziosa come speriamo ce ne regali ancora il nuovo idolo del cinema Asiatico,Park Chan Wook.

di Gianluigi Perrone

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