Thursday, December 01, 2005

IL GUSTO DELL'ANGURIA di Tsai Min-Liang (2005)

Tsai Ming-Lian riprende i personaggi di Che Ora è Laggiù per trasportarli ancora di più alla deriva dell'incomunicabilità e della mortificazione morale.Ancora di più che nelle opere precedenti,il regista Taiwanese ci accompagna nella quotidianità squallida della città affollatissima dove i suoi tristi protagonisti cercano un'angosciosa espiazione dell'esistenza intrappolati nelle minuscole gabbie dei propri appartamenti,celle di metallo e cemento nell'immenso alveare metropolitano.Quello che vuole essere esplicitamente La Nuvola Ribelle(dal titolo originale)è di essere un'opera sulla totale perdita dei valori e della purezza dei rapporti umani che i protagonisti cercano con una passione famelica,inutilmente.L'elemento dell'acqua,un must dell'autore,anche qui la fa da padrone ma occluso in contenitori plastici e sprecato disperatamente fino alle ultime goccie,viziato dall'immondizia dell'uomo moderno.Potremmo definire la pellicola un porno/musical a tinte variabili che cangiano dalle sfumature opache della piattezza dell'incapacità di provare amore e sincero desiderio primordiale ai colori sfavillanti del sentimento più puro che fanno anche da contraltare alla struttura narrativa della vicenda.Il finale non lascia speranze all'anima che deturpata e ormai vuota si concede alla necrofila ricerca dell'ultimo piacere,quando ormai mura insuperabili dividono anche il più basso afrore sessuale.La vana catarsi dei sentimenti,tutt'altro che platonici,per Ming-Liang è la chiave della propria personale esistenza cinematografica che,come un cantilena triste,snocciola all'infinito nelle sue opere con una coerenza stilistica e contenutistica commoventi.

di Gianluigi Perrone

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