Saturday, October 27, 2007

JUNO di Jason Reitman (2008)

Good Vibrations. Le vibrazioni positive cantate dai Beach boys sono forse l'esempio perfetto per spiegare Juno. Quelle vibrazione emozionali che separano l'ipocrisia dalla tenerezza. Dimenticate per un attimo chi per meschinità esibisce dolore e pianti. Juno parte da un presupposto deplorevole per la società moderna; la gravidanza prematura di una quindicenne. Eppure non può esimersi da essere una commedia; dark, ma pur sempre commedia. Jason Reiman figlio del grandissimo Ivan non più di due anni fa aveva esordito con Thank You for Smoking, commedia di buon livello ma didascalica sul problema dell'industria del tabacco. Ottimo film ma Reiman si era fatto travolgere troppo da un script cinico senza lavorare seriamente sui personaggi. Qui in Juno non fa lo stesso errore; il nuovo mondo creato è un posto dove uno può sputtanarsi, amare, lasciare, odiare, isolarsi, ignorare; insomma farsi travolgere dalle emozioni. I personaggi sono emozionali. C'è Juno (Ellen Page) insofferente quindicenne incinta che vorrebbe affrontare la vita come un adulto ma con la capacità orribile di rimanere adolescente come Mark Loring (Jason Bateman). Paulie Bleeker (Michael Cera), ingordo mangiatore di Tic Tac, frastornato dall'idea di aver messo incinta una ragazza e di non poter avere scelta sulla questione solo perchè si sente ancora un gretto adolescente. Fino ai due genitori di Juno (due strepitosi J.K. Simmons e Allison Janney) e il loro modo di essere quello che la ragazza vuole solo perchè non possono essere d'esempio. Ma non c'è niente di sbagliato in questi personaggi; anzi si può definire con assoluta certezza che non esistono personaggi cattivi. Anche la frustrante Vanessa Loring (Jennifer Garner), adotattrice del bambino insieme a Mark Loring, si rivelerà un personaggio più dolce di quanto potesse far pensare all'inizio. Eppure in mezzo c'è aborto, l'adozione, il sesso e i rapporti di coppia. Il messaggio è chiaro; non esiste gente cattiva, ma solo situazione sgradevoli. Non so dire se questa affermazione sia plausibile (ma di sicuro piace) ma vorrei essere più chiaro di un eclissi; Juno è un capolavoro. E' non è assolutamente per quella brodaglia scritta qualche riga più su. Le emozioni non possono essere descritte e di certo non sarò io a levar merito alla poesia. Guardatelo e innamoratevi senza compromessi. Lo script magnifico è stato scritto dalla bloggista Diablo Cody; la sua passione per l'horror porta a un piccolo scontro dialettico tra Juno e Mark su chi sia meglio tra Dario Argento e Herschell Gordon Lewis. Solo per i più fanatici. Quattro parole pure per Ellen Page; mostruoso talento di vent'anni. Imperdibile anche per lei.

di Daniele Pellegrini

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